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Municipio, con metano e caldaie a condensazione zero polveri sottili e 94 tonnellate di Co2 in meno

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L'ingresso del Municipio di ScandicciDall’inizio di novembre l’impianto di riscaldamento del Municipio di Scandicci funziona con quattro piccole caldaie a condensazione con alimentazione a metano, per una potenza complessiva di 500 kw, invece dei due bruciatori a gasolio da oltre 1000 kw totali in funzione fino all’inverno scorso. L’ufficio Impianti tecnologici del Comune ha calcolato che ogni anno con questa soluzione saranno emesse 94 tonnellate di C02 in meno in atmosfera (pari all’eliminazione dell’anidride carbonica emessa da 23 cittadini: dal Piano energetico comunale del marzo 2010 emerge infatti che ogni scandiccese emette in media annualmente 4 tonnellate di Co2 con le proprie attività); con le caldaie a metano sono pressoché azzerate anche le emissioni di polveri sottili e di ossido di zolfo.

Grazie al ribasso d’asta e a modifiche al progetto in corso d’opera, l’intervento di sostituzione degli impianti termici è costato al Comune 65 mila euro iva inclusa, rispetto ad uno stanziamento iniziale di 122 mila euro. “Ultimamente consumavamo in media 85 mila litri di gasolio annui per il riscaldamento del Municipio, a circa 1 euro a litro”, dice l’assessore ai Lavori pubblici Gianni Borgi, “secondo un calcolo prudenziale il risparmio economico sarà di almeno il 35 percento, significa che l’investimento iniziale sarà completamente recuperato con i risparmi in meno di tre anni. Inizialmente avremmo dovuto trasformare a metano la centrale termica contestualmente all’intervento per il condizionamento integrato degli ambienti e per la sostituzione degli infissi, adesso non ci sono le condizioni di Bilancio per fare tutti questi lavori ma per l’installazione dei moduli a condensazione alimentati a metano non potevamo più attendere, sia per risparmiare che per ridurre le emissioni in atmosfera”. Grazie al sistema di condensazione delle caldaie viene riutilizzato per il riscaldamento anche il calore dei fumi. L’impianto, di ultima generazione, consente un ottimizzazione del funzionamento in tutte le condizioni: grazie a quattro sensori che misurano la temperatura esterna, quella dell’acqua di mandata e di ritorno e quella dei fumi, una centralina definisce la potenza realmente necessaria in ogni momento e dà l’input sia alle quattro caldaie che alle nuove pompe elettroniche per la circolazione dell’acqua, determinando anche un risparmio elettrico. Quando ci saranno le condizioni per realizzare il progetto integrato per il riscaldamento, la climatizzazione e il rifacimento degli infissi del Municipio, le quattro caldaie potranno essere utilizzate per gli impianti di riscaldamento di altri edifici comunali, tra cui alcune scuole.
Pubblicata Venerdì 12 Novembre 2010 13:07
Ultimo aggiornamento Giovedì 18 Novembre 2010 15:33