La mattina di venerdì 11 marzo i lavoratori della Isi (Italia Solare Industrie) hanno occupato lo stabilimento di Scandicci, in via Meucci. La protesta è stata decisa perchè nei giorni scorsi è saltata l'operazione per l'affitto del ramo di azienda di Isi, per la produzione di pannelli solari, da parte della cordata di imprenditori Easy Green a causa delle novità introdotte dal decreto governativo sugli incentivi alle rinnovabili. I lavoratori, riuniti in assemblea, hanno spiegato che l'occupazione della fabbrica andrà avanti ad oltranza. "Questa fabbrica è casa nostra - hanno detto - e ce la prendiamo".

Il sindaco di Scandicci, intanto, sostiene pienamente l'occupazione. Dice Simone Gheri: "Hanno ragione i lavoratori, l'immobile è la loro dote. Ora va messa sotto pressione la politica,  attivare i parlamentari di maggioranza locali affinchè intervengano sul governo per reinserire gli incentivi sul solare, cosícche la nuova cordata possa partire. Noi ci siamo e non molleremo. E come abbiamo fatto in occasione del presidio di Natale, ci attiveremo per sostenere i lavoratori". Il 15 marzo convocato un incontro  alla  Provincia di Firenze per discutere di cassa integrazione, mentre il 22 marzo, a Roma, è previsto un incontro al ministero, con istituzioni locali, vecchie e nuove proprietà, sindacati e Rsu per discutere della situazione e del decreto sulle rinnovabili.

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