Sport e disabilità, mercoledì 7.10 in Fiera “Uno sguardo verso l’alto”

Mercoledì 7 ottobre 2009 alle 21,15 presso la saletta Cammilli nella sede Cna in via 78esimo Reggimento Lupi di Toscana (accanto al Municipio), il convegno su disabilità, sport e integrazione “Uno sguardo verso l’alto”; durante l’incontro la testimonianza dell’ex allenatore di basket di serie A Marco Calamai, da oltre 15 anni impegnato con progetti che affrontano l’handicap psichico attraverso il gioco della pallacanestro.

“Il basket è l’unico sport che tende al cielo e questa è una rivoluzione per chi è abituato a guardare sempre per terra”: sono queste le parole di Marco Calamai, ex allenatore di pallacanestro di serie A, che riassumono tutta la sua attività negli ultimi 15 anni. Calamai infatti dopo 12 stagioni e 365 partite passate sulle panchine delle più importanti squadre di serie A di basket, nel 1995 ha scelto di dedicarsi ai progetti per le persone affette da handicap psichico, dall’autismo, alla psicosi, alla sindrome di Down, sempre attraverso la sua disciplina sportiva, la pallacanestro. Mercoledì 7 ottobre nell’ambito della Fiera di Scandicci la sua esperienza viene raccontata durante il convegno “Uno sguardo verso l’alto”, alle 21,15 presso la saletta Cammilli nella sede Cna in via 78esimo Reggimento Lupi di Toscana (accanto al Municipio). All’incontro oltre a Marco Calamai, autore tra l’altro di “Uno sguardo verso l’alto – Un progetto sperimentale di pallacanestro con ragazzi disabili”, partecipano lo psicoterapeuta Roberto Manetti, il responsabile del coordinamento regionale Cgil dell’ufficio disabilità Adriano Turi, il responsabile della sezione Diversamenteabili della Robur Fiorenzo Gangoni, Piero Venturini tecnico federale Fip – Minibasket giovanile scolastico responsabile dei rapporti con il settore diversamente abili e l’assessore allo Sport del Comune di Scandicci Sandro Fallani; moderatore è Umberto Mucé, presidente della IV Commissione consiliare permanente. I risultati dei progetti di Marco Calamai sono incoraggianti e apprezzati in campo nazionale: molti dei ragazzi coinvolti sono arrivati ad una capacità importante di comunicazione e di relazione, non solo nell'ambito del gioco ma anche e soprattutto della vita quotidiana. Le finalità delle attività sono la comunicazione, che avviene attraverso la palla, e il gioco come diritto e divertimento.