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Caduti dal muro, nel ventesimo anniversario

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Caduti_dal_muroLa presentazione di Caduti dal Muro (Vallecchi 2009), con gli autori Tito Barbini e Paolo Ciampi e la presidente di Scandicci Cultura Teresa Megale, è l’appuntamento  che la Biblioteca di Scandicci (via Roma 38/A) dedica –martedì 20 ottobre alle ore 16.30-  al ventesimo anniversario dell’abbattimento del Muro di Berlino. Un evento epocale, perché insieme al muro si sbriciolava sotto i colpi di piccone  il mondo che aveva  creduto nel socialismo e nella sua realizzazione. Finiva un impero che da Berlino arrivava fino alle sponde del Pacifico, tramontava di colpo il “sole dell'avvenire”, cambiavano all'improvviso mappe geografiche, bandiere, nomenclature.

E ora, 20 anni più tardi, cosa ne è stato di quei paesi su cui un tempo regnava la falce e martello? Per capirlo niente di meglio che un viaggio lento attraverso l'altra metà del pianeta, zaino in spalla e un treno dietro l'altro per attraversare le sterminate distese di due continenti, tra miserie e splendori, delusioni e incanti. Un viaggio dall'Europa orientale alla Russia, dalla Cina fino al Vietnam, alla Cambogia e al Tibet, che è anche un  viaggio nel tempo, nella memoria, nell'esperienza di chi, in Italia, ha coltivato il sogno della rivoluzione e poi se l'è sentito scivolare tra le mani.  Tito Barbini, ha alle spalle oltre trentacinque anni di impegno nelle istituzioni toscane. Nel 1970, giovanissimo, è stato eletto sindaco di Cortona, e in questa veste è diventato grande amico di un collega francese destinato a diventare un protagonista della storia europea, François Mitterrand. In seguito è stato presidente della provincia di Arezzo e, per quindici anni, assessore regionale. Appassionato di cinema e buona letteratura, si nutre di viaggi e quando può macina chilometri in bicicletta. Con i suoi primi due libri, Le nuvole non chiedono permesso e Antartide, ha ottenuto un grande successo di pubblico. Paolo Ciampi, giornalista e scrittore, ha lavorato come redattore e corrispondente per diversi quotidiani, da “Il Giornale” di Montanelli a “il Manifesto”. Oggi è redattore nell’agenzia di informazione del governo regionale della Toscana. Tra i suoi libri, Gli occhi di Salgari (2004), con cui ha vinto il premio Castiglioncello, Il poeta e i pirati (2005), Beatrice (2008). Un nome (2006), l’ultima pubblicazione è stata letta e discussione in occasione delle Giornate della Memoria, in numerose scuole italiane, per diventare poi uno spettacolo teatrale ed è ora in attesa di pubblicazione in Israele.
Pubblicata Lunedì 19 Ottobre 2009 11:32
Ultimo aggiornamento Martedì 20 Ottobre 2009 17:04