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Martedì 3 novembre al Teatro Studio “Il libro della vita”

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Martedì 3 novembre al Teatro Studio “Il libro della vita” di El Barouni e PunzoAlle 21,15 di martedì 3 novembre 2009 al Teatro Studio la Compagnia della Fortezza presenta “Il libro della vita” –  La storia  di  Alì ,  di Mimoun El Barouni e Armando Punzo, ideazione e regia di Armando Punzo con Jamel Bin Salah Soltani. Alle 22,15 incontro con Alessandro Garzella e Armando Punzo. I biglietti interi costano 12 euro, i ridotti 10 euro. Informazioni e prenotazioni  al Teatro Studio in via Donizetti 58, 055.7591591.

Va in scena al Teatro Studio di Scandicci martedì 3 novembre alle 21,15 lo spettacolo “Il libro della vita” La storia di Ali di Mimoun El Barouni e Armando Punzo, ideazione e regia  di Armando Punzo, con Jamel Bin Salah Soltani.

Lo spettacolo fa parte, insieme alla produzione “Nelle mani di una pazzo” di Fondazione Toscana Sipario andato in scena al Teatro Studio il 31 ottobre, di “Torri sulla frontiera”, teatro d’impegno civile - esperienze d’arte in Toscana, un progetto speciale della Regione Toscana a cura di Sipario Toscana Fondazione

Il Libro della Vita è uno spettacolo biografico che racconta la storia di Mimoun El Barouni, attore della Compagnia della Fortezza che, guidato da Armando Punzo, decide un giorno di scrivere e raccontare la sua vita, fatta di un mondo berbero, di rabbia, di non riconoscenza, di poesia. Una piece dura e avvincente, piena di dolore e di vita. La scommessa è quella di partire da un'apparente non teatralità per aprire nuove finestre di conoscenza sul mondo e sulle possibilità di fare teatro. Lo spettacolo affronta temi di grande attualità: immigrazione clandestina, il sogno americano, il viaggio in nave, l'approdo alla realtà, il carcere. In scena Jamel Bin Salah Soltani, attore nord africano, anche lui storico componente della Compagnia della Fortezza, che per la sovrapposizione di storie e situazioni narrate nel testo, con quelle della sua vita, lo interpreta con drammatica intensità e struggente coinvolgimento.

Progetto “Torri sulla frontiera”

Cascina e Volterra, oltre che per le torri medievali, sono note per aver espresso esperienze teatrali di confine che hanno saputo imporsi all’attenzione internazionale per intensità e valore. I protagonisti di queste esperienze, attraverso la presentazione  di due opere fortemente legate alle rispettive anomalie poetiche, propongono una riflessione sul senso del teatro d’oggi, sulle forme, sui sogni e sulle possibilità del creare, incontrando i pubblici di alcuni teatri toscani altrettanto attenti ai mutamenti di prospettiva e di necessità che attualmente esprimono artisti e spettatori.

Pubblicata Lunedì 02 Novembre 2009 13:18
Ultimo aggiornamento Mercoledì 04 Novembre 2009 11:27