2237 giorni, praticamente 6 anni. Questo il tempo medio che i 287 comuni della Toscana hanno impiegato per concludere tutti gli iter necessari a dotarsi prima del Piano Strutturale poi del Regolamento Urbanistico. A dirlo è stata Chiara Agnolotti, ricercatrice dell’Irpet che è intervenuta al Primo Meeting sul Regolamento Urbanistico, organizzato da Anci Toscana, che si è tenuto lo scorso 26 novembre al Teatro Studio di Scandicci.

Il dato conferma quanto sostenuto dal sindaco di Scandicci Simone Gheri nel suo intervento di saluto in apertura dei lavori: “la normativa urbanistica sia nazionale che regionale, la sovrapposizione dei controlli e delle autorizzazioni, l’innumerevole quantità di pareri necessari, richieste di consulenze spesso inutili con passaggi anche farraginosi fanno sì che le politiche di sviluppo territoriale degli enti locali corrano il rischio  di essere annullate dai tempi lunghissimi per l’approvazione degli strumenti urbanistici”. Su questa base il sindaco di Scandicci auspica che la prossima legislatura regionale intervenga per semplificare e ridurre le norme, perché, ha detto Gheri “al principio del controllo di enti su altri enti deve subentrare quello della collaborazione, del fare sistema”. Un invito anche alla Sovrintendenza, alla quale Gheri chiede di affrontare e risolvere quello che, per quanto riguarda almeno Scandicci, è un vero e proprio paradosso: che “tutto il nostro territorio urbanizzato, zona industriale compresa, di recentissima edificazione è sottoposto a vincolo paesaggistico, per cui anche il più piccolo e semplice intervento edilizio deve essere sottoposto all’approvazione della Sovrintendenza. Mentre le colline, un bene ambientale e culturale di grande pregio, non rientrano in quel vincolo”.

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