Quasi 1,2 milioni di euro in meno dal Governo al Comune per la mancata Ici sulla prima casa. “Con quei soldi avremmo potuto asfaltare 7 chilometri di strade cittadine e dei marciapiedi ai lati – dice il Sindaco Simone Gheri – oppure, come abbiamo calcolato con i nostri uffici, avremmo potuto illuminare 8500 metri delle nostre vie con 280 lampioni. E’ evidente che questi tagli ricadono su tutti i cittadini, e questi semplici dati stanno a dimostrarlo; il Governo deve rispettare gli impegni”. Il Governo si era impegnato a coprire interamente quanto i Comuni non incassano più dopo l’abolizione dell’Ici sulla prima casa, invece per gli anni 2008 e 2009 il Comune di Scandicci ha registrato minori entrate pari a 1.196.354,48 euro. L’importo certificato dell’Ici prima casa per l’anno 2008 sarebbe stato di 3.107.710,82 euro; l’anno scorso il rimborso dello Stato è stato di 2.626.491,48 euro, ovvero 481.219 euro in meno a quanto realmente spettante, mentre l’anno scorso il Comune ha introitato dallo Stato 2.392.575,68 euro, ovvero 715.135,14 euro meno di quanto dovuto. Oltre alle mancate entrate per le spettanze dell’Ici sulla prima casa, il Comune di Scandicci ha subito nel 2009 anche una riduzione dei trasferimenti ordinari dello Stato di 169.914,26 euro e una riduzione del Fondo sociale, confrontato con il 2008, di 174.350 euro. La stima fatta dal primo cittadino con gli uffici per quantificare quanti chilometri di nuovo asfalto sono possibili con quella cifra, tiene conto che ai prezzi del 2009 per asfaltare un metro lineare di una strada larga otto metri, con due marciapiedi ai lati di 1,5 metri cadauno, sono necessari 170 euro; la somma tagliata dal governo per i due anni sarebbe stata sufficiente ad asfaltare 7037 metri di strada.

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