Una foltissima rappresentanza bipartisan di sindaci italiani ha manifestato, a Roma,  contro la manovra finanziaria del Governo. Presenti alla protesta –convocata sotto lo slogan “Io non sono uno spreco”(nella foto il sindaco di Scandicci Simone Gheri) - il sindaco di Roma e presidente del Consiglio nazionale dell'Anci, Gianni Alemanno, che ha definito  «la Finanziaria un atto di prepotenza non accettabile». Sergio Chiamparino, sindaco di Torino e presidente dell'Associazione dei comuni, ha proposto all'assemblea dei sindaci di approvare un ordine del giorno con il quale per l'ennesima volta si chiede la modifica del Patto di stabilità, l'abolizione delle sanzioni - così come è stato fatto in altri Paesi della Comunità europea - per chi lo ha sforato, la restituzione integrale dell'Ici.

Sostenendo la necessità di un “vero federalismo” che assegni agli enti locali le risorse e le responsabilità di governo per le quali poi saranno giudicati dai cittadini, i sindaci, dopo essersi raccolti in Piazza Montecitorio, sono stati ricevuti da Gianni Letta, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, ed hanno chiesto di incontrare anche il presidente della Camera Gianfranco Fini.  I sindaci  chiedono anche che l’ emendamento  che prevede una riduzione del 20% di consiglieri comunali, di un quarto degli assessori e l'abolizione delle circoscrizioni, sia stralciato dalla finanziaria e discusso all'interno della Carta delle autonomie, oppure che sia rinviata la discussione al 2011. Sul piano finanziario, infatti, la riduzione così com'è, secondo i sindaci, non si giustifica, senza considerare che essendo l'emendamento di natura ordinamentale, è «in larga parte incostituzionale».

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