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Teatro Studio: i Motus aprono la stagione 2010

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Motus_Antigone_2ridVa in scena il 15 gennaio alle 21,15 (con due repliche il 16, ore 20 e 22.30) “ Too late ! (Antigone) contest#2”, lo spettacolo dei Motus, ideato e diretto da Daniela Nicolò e Enrico Casagrande, con l’interpretazione di Silvia Calderoni e Vladimir Aleksic (prenotazione obbligatoria al numero 0557591591), inaugura Fuori Logos, la nuova stagione del Teatro Studio.

Lo spettacolo prosegue la ricerca, avviata in X(Ics), sulle relazioni/conflitti fra generazioni in una formula-altra di costruzione in divenire: informali performance intese come contest, ovvero confronti/dialoghi fra due soli attori, sulle ipotetiche rappresentazioni di una splendente Antigone d’oggi. Nella dilagante “malinconia della sfera pubblica” la sua contestazione a Creonte si fonda sul rifiuto a dissociare l’atto dalla persona. “E questo ci piace”, affermano i Motus,  “ed è uno dei motivi per cui, in questi anni di opachi conservatorismi e pallide prese di posizione, abbiamo scelto un’(Antigone) fra parentesi, come immagine-guida del nuovo itinerario fra le rivolte del contemporaneo”.   “Too late!” è il secondo contest dove Silvia/Antigone/Emone si confronta con Vladimir/Creonte, secondo un crudo meccanismo di esposizioni e sfide che amplificano, in modo subdolo, i giochi di potere fra padri e figli, ma anche quelli dei “Nuovi Dittatori” d’oggi. Mentre il contest #1, presentato al Festival delle Colline Torinesi, era focalizzato sulle relazioni di fratellanza, tanto che Polinice/Benno Steinegger, in dissidio fra l’essere pacifista o terrorista, accoglieva le ambivalenze delle varie esegesi, qui si entra nella sfera dell’intimo, per colpire al cuore l’intoccabile famiglia italiana. I dialoghi sono generati dalla povertà del campo scenico, secondo un percorso drammaturgico quasi situazionista, che induce gli attori a esporsi in prima persona, attingendo alle intime biografie. Questo percorso di avvicinamento allo spettacolo che concluderà il progetto Syrma Antigónes, nell’ottobre 2010 in Francia, ha messo in atto un processo che sta sovvertendo le stesse modalità rappresentative di Motus, in aperta polemica con gli sprechi dei Palazzi. E lo spettatore, che inusualmente condivide con gli attori lo spazio scenico, è attore/testimone di una rappresentazione che “anarchicamente” deborda dai limiti convenzionali, travolto da un’Antigone mai stanca.

 

 

 

Pubblicata Martedì 12 Gennaio 2010 12:27
Ultimo aggiornamento Lunedì 18 Gennaio 2010 11:20