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Storia

Il Parco di Poggio Valicaia nasce da una donazione fatta, nel 1979, al Comune di Scandicci da Cesare Marchi (1909 - 1979), in seguito alla quale quella che era prima un'azienda agricola diventa Parco Pubblico.
Dal 1998 l'attuale gestione ne disegna un profilo più naturalistico che risponde all'obiettivo di creare per la città un’area che fosse meta di escursioni nel verde. Ciò grazie anche alla sua posizione: in cima alla collina omonima, la più alta della cintura fiorentina.


Ma contemporaneamente vi si sono sempre svolte diverse manifestazioni: concerti, rappresentazioni teatrali, visite guidate per bambini ed anziani.
Oggi la storia di questo polmone verde acquista nuova vitalità grazie al progetto del Parco-Museo che sarà inaugurato il 14 settembre 2003.

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Caratteristiche

Il Parco si estende per circa 68 ettari e la sua particolare posizione topografica, dotata di un crinale ad esposizione nord-sud e oltre 370 metri di altezza sul livello del mare, determina l'esistenza di zone forestali con specie arboree ed arbustive con un significativo grado di diversità. Se infatti il versante sud, che si apre sulla Val di Pesa, presenta specie più termofile quali roverella e leccio oltre ad elementi caratteristici della macchia mediterranea, il versante nord che si apre su Firenze, ospita piante con esigenze meno termofile quali cerro, pino domestico e marittimo e castagno.

Naturalmente la divisione non è netta e non mancano invasioni fra specie con valenze ecologiche diverse.
La superficie forestale costituisce quindi la parte preponderante del parco e ha un alto valore ambientale che si esprime sotto diversi aspetti: idrico, paesaggistico, ricreativo e protettivo. Accanto ad essa vi è anche una larga zona lasciata a prato.
L'interno del Parco è segnato da una rete di sentieri che copre circa cinque chilometri di percorsi, un'area pic nic, il laghetto e un'oliveta dalla quale viene prodotto olio che, insieme al miele, è il prodotto tipico del Parco. Sulla sommità sorge anche un ex casa colonica che il Comune ha restaurato e che offrirà un supporto logistico alle attività – culturali ed ambientali – che avranno luogo a Poggio Valicacia.
L'area circostante il laghetto ospita alcune specie caratteristiche delle zone umide.
La fauna invece vede la presenza di specie con abitudini notturne, fra le quali ricordiamo i cinghiali, il tasso, la lepre, l'istrice, la volpe, i ricci, la donnola e i rapaci notturni come civette, allocchi, barbagianni. Fra le specie diurne si annoverano scoiattoli, rapaci e diversi tipi di uccelli. Poiché l'area limitrofa è votata alla caccia, molte di queste specie migrano la notte in cerca di cibo e ritornano prima dell'alba a cercare rifugio.

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Attibvitā e funzioni

Data la sua collocazione e la vicinanza ai grandi centri urbani – non solo Scandicci, ma anche Firenze – Poggio Valicaia risulta facilmente accessibile e favorisce la presenza di numerosi visitatori.
Sono circa 25mila le persone che frequentano annualmente il Parco, la cui funzione è polivalente, ma ferma nel tentativo di offrire un contatto con l'ambiente che recuperi il rapporto uomo-natura troppo sbilanciato verso il dominio antropico e poco sensibile al rispetto delle risorse naturali.
Non a caso vengono promosse attività di educazione ambientale, gestite dall’associazione “II labirinto” che cura anche la sorveglianza e la manutenzione del Parco, ma anche percorsi didattici, come osservazioni astronomiche, campi scuola estivi e altre iniziative rivolte alla cittadinanza per la promozione dei prodotti locali e la salvaguardia delle aree verdi. Proprio per questo motivo nel Parco non sono ammessi cani e bici e per i gruppi numerosi, nei giorni feriali, è richiesta la prenotazione.
Le funzioni per il tempo libero e ricreative sono in gran parte concentrate nel cuore del parco in prossimità dell'oliveta e del laghetto, dove alcuni tavoli e barbecue consentono ai visitatori la sosta. Si trovano anche un servizio igienico, una fontana e, a quota 390 metri, inizia il "percorso vita" con attrezzi sportivi accompagnati da una segnaletica che, insieme al percorso di trekking, identificano l'area per l'attività fìsica.
Con la creazione del Museo all’Aperto, inaugurato nel settembre 2003, si è voluto allargare ulteriormente l’utenza del Parco, consentendone uno sviluppo culturale.


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Comune di Scandicci - Settore parchi e qualità della vita urbana