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La storia della continuità nido/infanzia a Scandicci

A metà degli anni novanta le tre scuole d'infanzia comunali vengono trasformate in Progetto continuità 2/6 anni e poi, col tempo, in Centri educativi integrati 1/6 anni in cui si realizza la continuità interna dall’ingresso al nido fino al passaggio alla scuola primaria.

I nidi d'infanzia comunali nello stesso periodo sperimentano la continuità con le scuole d'infanzia statali tramite progetti annuali, per sostenere e facilitare il passaggio per i bambini da un ordine all'altro.

Quando, con la legge della Buona Scuola, vengono previsti i Poli per l’infanzia e il sistema integrato di educazione e istruzioe da 0 a 6 anni, le esperienze del passato rendono possibile iniziare la progettazione delle attività dei Poli per l’infanzia con una base di conoscenze già acquisita e consolidata.

Elementi fondamentali per l’efficacia dei Poli per l’infanzia zerosei

  • Formazione congiunta tra educatrici e insegnanti con il Piano Educativo Zonale
  • Conoscenza reciproca e coprogettazione pedagogica e educativa
  • Alleanza educativa
  • Individuazione delle risorse
  • Rapporto con il territorio e la Comunità educante
  • Rilevazione del gradimento delle famiglie

Nel 2024, in base alla bozza di accordo messa a punto dalla Regione Toscana, e di seguito a numerosi incontri tra AC e ICS, e fra educatrici dei nidi d’infanzia e le insegnanti delle scuole d’infanzia statali, vengono redatti e firmati a giugno gli Accordi locali di costituzione dei primi 3 Poli per l’infanzia zerosei fra Comune, ICS e, in un caso, un nido privato accreditato.

Gli obbiettivi del Polo per l’infanzia

Valorizzare e sostenere esperienze di progettazione coerente e integrata nella fascia 0-6 anni, che significa promuovere la continuità del percorso educativo e scolastico riducendo gli svantaggi culturali e sociali e supportando la primaria funzione educativa delle famiglie. Questo approccio si traduce in una serie di azioni mirate a garantire pari opportunità di educazione e istruzione, cura, relazione e gioco, superando disuguaglianze e barriere. 

Attuare una proposta curricolare coerente, unitaria e integrata, così come previsto dalle “Linee pedagogiche per il sistema integrato zerosei” (2021) e da quanto definito negli “Orientamenti nazionali per i servizi educativi per l’infanzia” (2022) e nelle “Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione” (2012).

Caratteristiche del Polo per l’infanzia

  • Accoglie strutture educative di diverso tipo, come servizi educativi per la prima infanzia (nidi e servizi integrativi) e sezioni di scuola per l’infanzia in una stessa struttura edilizia o in aree vicine.
  • Sostiene, nel rispetto delle competenze istituzionali, una progettazione curricolare condivisa tra personale educativo e insegnante, in cui si definiscono i valori e le finalità pedagogiche a cui fa riferimento il progetto educativo del Polo.
  • Contribuisce alla diffusione della cultura dell’infanzia e  sostiene la genitorialità e la condivisione con e tra le famiglie.  

Coordinamento del Polo per l'infanzia

Nel caso del nido le funzioni di coordinamento sono affidate a personale con requisiti professionali corrispondenti a quelli previsti dal Regolamento Regionale 41/R.

Nel caso della scuola dell’infanzia le funzioni di coordinamento sono svolte da una figura qualificata individuata e delegata dal dirigente scolastico.

Ultimo aggiornamento:

25/11/2025, 15:16