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Aggiornamento del Piano Strutturale e formazione del secondo Piano Operativo, via libera del consiglio all'avvio del procedimento

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La sindaca Claudia Sereni: "Con questo atto iniziamo a disegnare il futuro di Scandicci"
Data:

1 Agosto 2025

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8 minuti

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Votato a maggioranza dal Consiglio comunale l'avvio del procedimento per l'aggiornamento del Piano Strutturale e la formazione del secondo Piano Operativo , i due strumenti fondamentali a disposizione dell'amministrazione per delineare il futuro assetto del territorio. Contestualmente è stato dato il via libera al percorso di partecipazione, che coinvolgerà la cittadinanza e gli stakeholders nella definizione degli obiettivi e delle strategie di sviluppo del territorio.

"Oggi noi disegniamo il futuro di Scandicci. Con questo atto del consiglio – afferma la sindaca Claudia Sereni – stiamo attuando una delle parti fondamentali del nostro programma elettorale, completare la città reinterpretando e dando una nuova anima al disegno di Richard Rogers e ai successivi piani che sono stati approvati negli anni. Portiamo avanti un'opera tanto complessa quanto ambiziosa, e per farlo abbiamo bisogno del contributo di tutti". "Perché chi guida una città – prosegue Sereni - non ha davanti a sé un foglio bianco, ma una stratificazione densa di insediamenti, funzioni, infrastrutture. Definire una città non è mai un atto concluso: è un gesto continuo, creativo, quotidiano, paziente. La redazione aperta, trasparente e condivisa dei nuovi strumenti urbanistici incarna questa idea di governo del territorio come processo che coinvolge pubblica amministrazione, cittadine e cittadini, studiosi, studenti, associazioni, chiunque abbia interesse a partecipare, perché il territorio è un bene pubblico e ciascuno ha una responsabilità nel custodirlo e trasformarlo". "Per raccontare l'anima e la filosofia del nostro territorio – prosegue la sindaca – abbiamo scelto l'espressione 'Scandicci autentica per natura'. Scandicci è autentica per natura perché ha saputo rigenerarsi restando riconoscibile, trasformarsi senza cancellare le radici, innovare a partire dai propri paesaggi e riferimenti culturali, dimostrando di essere capace di includere, attrarre, educare, generare economia, restando prossima e leggibile ai propri abitanti. Ereditiamo un lungo e articolato lavoro urbanistico fatto dalle amministrazioni precedenti, che oggi vogliamo valorizzare e attualizzare, avendo ben presente che Scandicci ha una storia ricca di cambiamenti ed evoluzioni rapide, interconnesse con la città di Firenze, la città metropolitana e la Regione Toscana".

La nuova fase di pianificazione comunale si fonda sull'idea centrale della costruzione di una città che metta al centro il benessere delle persone attraverso la qualità dello spazio, delle relazioni e dell'ambiente. "In questa visione – spiega Saverio Mecca, assessore alla Rigenerazione urbana – la prossimità emerge come principio guida per una trasformazione profonda della dell'organizzazione urbana, dei servizi, della mobilità, della governance e della coesione sociale".

Transizione ecologica, benessere urbano, abitare e accesso alla casa, rilancio della fruizione turistica delle colline, lavoro e distretto produttivo: sono queste le tematiche prioritarie che il Comune intende affrontare nell'ambito del processo per l'aggiornamento del Piano Strutturale e per la redazione del secondo Piano Operativo. Quella che si avvia, sulla base di queste tematiche, è una vera e propria stagione pianificatoria, che vede il territorio come uno e al contempo come una città policentrica divisa in tre macro-sistemi, la "Città Compatta", la "Città della Produzione" e il "Territorio Rurale e i Piccoli Centri" . L'obiettivo del processo è quello di rigenerare i servizi e la mobilità nelle varie zone di Scandicci, rispettando la natura di una città policentrica che dà dignità a ogni quartiere.

Il concetto di Città Compatta, già delineato per Scandicci dall'architetto Richard Rogers, indica la porzione di territorio caratterizzato da una struttura urbana densa e ad alta intensità di funzioni. Comprende il centro città con la sua componente prevalentemente residenziale. Gli obiettivi per questa macro area sono molteplici. Per citarne alcuni: incrementare l'edilizia residenziale sociale, incentivare l'edilizia residenziale pubblica anche attraverso la riqualificazione del patrimonio esistente; riorganizzare il sistema della viabilità interna dei quartieri, recependo gli indirizzi previsti dal Piano urbano per la mobilità sostenibile (Pums). Riqualificare gli spazi pubblici nel quartiere di San Giusto – Le Bagnese, aumentando anche la disponibilità di dotazioni pubbliche, quali ad esempio le disponibilità di parcheggio pubblico. Riqualificazione urbanistica e ambientale di piazza Togliatti. Rafforzare gli spazi di verde pubblico attrezzato lungo l'asse via Makarenko – via Torricelli. Implementare la relazione tra il parcheggio scambiatore di Villa Costanza e la città, mediante la creazione di un "City gate", inteso come un piccolo polo commerciale e di servizi, dove possa essere favorita anche la conoscenza dei prodotti locali. Riqualificare il quartiere di Vingone, tra l'altro con l'inserimento di una struttura sportiva. Realizzare il Parco Urbano della Biodiversità di Scandicci nel contesto del parco dell’Acciaiolo e del parco ex-CNR (TR04c), concepito quale polmone verde della città quale ideale connessione tra le colline e il tessuto urbano. Con il progetto di parco si intende realizzare un modello innovativo di integrazione tra natura, agricoltura, comunità e città, perseguendo l’obiettivo di conservare e valorizzare un habitat caratterizzato da biodiversità naturale e agricola, promuovendo al contempo il benessere collettivo. Ancora, creare una nuova centralità urbana attraverso la riorganizzazione spaziale e funzionale delle aree intorno alla tramvia circostanti Viale Aldo Moro, capace di rafforzare la relazione tra gli insediamenti esistenti e le nuove aree mediante la previsione di nuove funzioni private, coniugate a servizi socio-educativi e ricreativi. Promuovere la realizzazione del nuovo parco della Greve. Tra gli interventi previsti, anche la configurazione di un "Asse della Biodiversità urbana", strategico asse urbano che mette in relazione il presidio sanitario USL in via Antonio Vivaldi e giunge sino a Villa Costanza intercettando il Teatro Studio, l’ex Istituto Fermi per il quale si prevede la riconversione in biblioteca e il Parco dell’Acciaiolo.

La Città della produzione indica la componente del territorio che ospita prevalentemente le aree produttive, artigianali, depositi e servizi. L'idea proposta dal documento di avvio è quella di riqualificare e razionalizzare le aree produttive sulla base dei principi della sostenibilità ambientale, della transizione ecologica e dell'armonizzazione tra aree produttive ambiente circostante. Si mira anche all'incremento delle superfici a verde e dei parcheggi. In merito a ciò, rappresenta un’importante opportunità il parco de "I Pratoni" nella zona di Capannuccia, per il quale il piano mira a garantire un ridisegno complessivo, al fine di attrezzarlo e renderlo più facilmente fruibile da parte dei lavoratori dell’area. Nell’ambito del completamento dell’Ex-CDR, nell’ottica di aumentare i servizi ai cittadini e di migliorare l’interfaccia fra area produttiva e tessuti residenziali, si promuove la creazione di un polo urbano con funzioni sportive di rango metropolitano e regionale. Resta un punto fermo anche il completamento dei tracciati ciclopedonali ricompresi nel progetto di "Superpista" che collega il centro di Scandicci e il quartiere di Badia a Settimo. Essenziale anche confermare gli interventi infrastrutturali previsti dal Pums, tra cui: il parcheggio scambiatore di ingresso alla città lato ovest, l’estensione della linea tranviaria che ricollegandosi a Villa Costanza permette di raggiungere Casellina, e il nuovo svincolo FI-PI-LI A1. Parallelamente, al fine di migliorare la mobilità all’interno del comparto produttivo, si prevede la riorganizzazione del sistema di trasporto pubblico locale (TPL), con l’introduzione di nuove linee a servizio.

Il Territorio rurale comprende il paesaggio collinare antropizzato, le aree naturali e i nuclei storici. Tra gli obiettivi, quello di riqualificare alcuni immobili di proprietà comunale con l'obiettivo di ospitarvi all'interno servizi di foresteria e di fruizione rivolta allo slow tourism. Potenziare il sistema di risorse ambientali, paesaggistiche e culturali del Parco di valenza regionale di Poggio Valicaia, al fine di ampliare la fruibilità dell’area e di valorizzarne il patrimonio artistico presente. Incentivare il recupero, la riattivazione e la riorganizzazione funzionale delle dismesse strutture turistico-ricettive e produttive presenti in Località “Roveta”. Valorizzare l’area del Mulinaccio attraverso la realizzazione di opere di messa in sicurezza del complesso. Potenziare il Parco fluviale della Pesa mediante l’installazione di attrezzature leggere lungo la pista ciclabile. Non ultimo, potenziare la dotazione di parcheggi pubblici nei centri abitati di San Colombano e San Vincenzo a Torri, oltre a incentivare il completamento dei tracciati ciclopedonali ricompresi nel progetto di Superpista di collegamento tra il centro città e il quartiere di Badia a Settimo. In generale, per quest'area l'intento è quello di valorizzare i legami culturali e identitari con il territorio rurale attraverso mix funzionali capaci di coniugare nuove opportunità di accoglienza (ostello, foresteria) e servizi di fruizione turistica (sentieri, percorsi ciclabili, ristoro bici) con la dotazione di servizi socio-educativi, ricreativi e turistici, funzionali all’aggregazione dei cittadini.

Il Comune di Scandicci accompagnerà l’aggiornamento del Piano Strutturale e la redazione del nuovo Piano Operativo con uno strutturato percorso di ascolto e di coinvolgimento attivo dei cittadini e delle cittadine, volto a stimolare il dialogo e il confronto tra l’amministrazione e la comunità locale. Il processo, gestito dalla società di consulenza "Avventura urbana", sarà strutturato in una "fase di lancio", che consiste in un incontro pubblico aperto ai cittadini e in generale a tutti gli attori interessati, in occasione del quale saranno presentati gli obiettivi, le fasi e le attività di formazione dei piani. Una "fase di analisi e diagnostica condivisa", ossia un momento di ascolto attivo del territorio da realizzare in varie modalità. Una "fase di co-progettazione" con laboratori e incontri tecnici, e infine una di restituzione, in cui saranno illustrati gli esiti raggiunti durante le attività partecipative. Nell’ambito delle attività correlate all’avvio del procedimento è già stato sviluppato il processo di definizione della "brand identity", con la creazione di un logo che si ispira al concetto di "eco, un piano tante voci", inteso in una duplice accezione: da un lato, come risonanza delle voci che partecipano e alimentano il processo; dall’altro come risposta viva e collettiva della comunità a una chiamata pubblica, a un invito a essere parte attiva di un progetto comune. Allo stesso tempo, la parola "eco" richiama anche la sostenibilità ecologica. Il claim dell’intero progetto trova la sua espressione nell’identità grafica, in particolare nel pittogramma, che accompagna il logotipo e sintetizza visivamente il senso del percorso: cinque barre verticali, disposte in sequenza e di altezza variabile, richiamano la forma stilizzata di un’onda sonora. Un segno che allude visivamente al concetto di eco e all’idea di risonanza, alla molteplicità delle voci cittadine e alla vitalità di un processo in movimento.

A cura di

U.O. Informazione e Comunicazione

La U.O. Informazione e Comunicazione gestisce e coordina i canali di comunicazione esterna attraverso cui il Comune informa, comunica e dialoga con i cittadini e i mezzi di informazione.
Ultimo aggiornamento:

01/08/2025, 09:42