Storia

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Septimus, Mussianum e Jugulum (piccolo colle o giogo) , oggi Badia a Settimo, Mosciano e Giogoli, nomi di alcune frazioni di Scandicci, rivelano chiaramente una origine romana di questi insediamenti. Lo stesso nome di Scandicci deriverebbe dal verbo latino scandere (salire) ad indicare il villaggio in collina -l'attuale Scandicci Alto- verso cui arrampicarsi. Altre fonti farebbero invece risalire il nome a scandix, nome scientifico del pettine di Venere, pianta delle ombrellifere molto diffusa nella zona, o alla scandula pianta delle graminacee.

La storia antica ha disseminato Scandicci di ben 50 siti archeologici di cui forse il più significativo è quello tardo ellenistico (III-I secolo a.C.) di Poggiarello, nell'attuale quartiere di Casellina, dove sono stati rinvenuti numerosi reperti.

1774 - Con la riforma leopoldina si costituisce la comunità di Casellina e Torri che riunisce le leghe di Casellina (tutta la piana di Settimo) e Torri (Pian de' Cerri, San Vincenzo e la Romola).

1865 - Abolita la vecchia comunità di Legnaia, il comune di Casellina e Torri si allarga a Cintoia, Marignolle, una parte di San Quirico e di Soffiano, raggiungendo un'estensione di 70 mila ettari.

1869/'97 - Viene costruito il Palazzo Comunale e con un'operazione di lottizzazione prendono forma l'attuale Piazza Matteotti (1879) e Piazza Piave (1876). Inizia a svilupparsi il tessuto associativo (1874, Filodrammatica Manzoni - 1883, Società di mutuo soccorso - 1897, Pubblica Assistenza Humanitas).

1929 - Per motivi di sicurezza viene modificato il corso della Greve: nasce così l'attuale Piazza Marconi. Le zone di Cintoia, Mantignano, Ugnano, Marignolle, San Quirico e Legnaia tornano a far parte del territorio di Firenze.

1934 - Viene realizzata Piazza Impero, oggi Piazza Cioppi, sul lato sinistro costruita la nuova scuola elementare (fino ad allora era stata nel Palazzo Comunale).

1955/'60 - Scandicci ha un primo, piccolo incremento demografico: da 15 a 18 mila abitanti.

1963/'65 - Sono gli anni della vera ondata di immigrazione. A Scandicci arrivano, soprattutto da Firenze, dalle campagne della provincia e da altre zone della Toscana, migliaia di giovani famiglie. Vengono costruiti interi quartieri lungo le direttrici di via Pisana e di via Roma. Il dati del censimento del 1961 parlano di 18.321 abitanti, quelli del 1971 di 47.441.

1965/'70 - Nasce la zona industriale: piccole e grandi imprese si trasferiscono da Firenze o nascono da iniziative locali.

1980 - Gregotti e Cagnardi iniziano a lavorare al nuovo Piano Regolatore Generale che disegna il volto moderno della città

1990/2000 - Sono gli anni dell'assestamento urbanistico e della progettazione delle  grandi infrastrutture: la prima linea della tramvia che collegherà Scandicci al centro di Firenze, la terza corsia della Autostrada del Sole. In questo decennio si assiste anche al  riassetto del commercio e della rete della grande distribuzione. Per ragioni politiche e strategiche il legame tra Scandicci e Firenze diventa sempre più stretto ed importante.

Dal 2000 ad oggi – Sono gli interventi infrastrutturali quelli che hanno innescato i cambiamenti più rilevanti. Si tratta della realizzazione della prima linea del sistema tramviario fiorentino che collegherà entro il 2009 Scandicci alla stazione centrale di Santa Maria Novella, e la costruzione della terza corsia dell’Autostrada del Sole. Interventi in stretto rapporto tra loro che consentono anche la riorganizzazione di buona parte della viabilità locale e del sistema di trasporto pubblico su gomma.

E’ proprio lungo l’asse della tramvia che l’architetto Richard Rogers ha disegnato il suo progetto del nuovo centro cittadino che ospiterà edifici di alta qualità architettonica e funzioni pubbliche e private di pregio (cultura, formazione, commercio, terziario).

Di pari passo è stato realizzato un vasto programma di riqualificazione urbana e di recupero di molte aree cittadine: piazza Matteotti, piazza Marconi, piazza Brunelleschi, la pedonalizzazione di via Pascoli ad un primo intervento su piazza Togliatti, poi la realizzazione o il restyling di numerosi giardini. Di grande prestigio il restauro del Castello dell’Acciaiolo, destinato a centro di alta formazione per il settore della pelletteria e della moda. Ingenti anche gli investimenti per l’edilizia scolastica nel segno del risparmio energetico, delle fonti alternative e della bioarchitettura. Ma gli interventi più attesi saranno il recupero della ex scuola elementare Duca degli Abruzzi, che dopo aver ospitato per diversi anni la scuola di musica, sarà la nuova sede della biblioteca civica (inaugurazione prevista per la primavera 2009) e l’apertura della Residenza Sanitaria Assistita dove si trasferiranno anche i servizi del distretto Asl.

Cornice di questa fase e delle future linee di sviluppo della città sono il Nuovo Piano Strutturale ed il Regolamento Urbanistico.

 

 

Pubblicata Giovedì 26 Giugno 2008 16:10
Ultimo aggiornamento Giovedì 09 Ottobre 2008 14:46